Rapporto sul sequestro dell’anidride carbonica

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L’unica tecnologia disponibile per mitigare l’effetto dell’emissione in atmosfera di gas a effetto serra dovuto all’utilizzo su larga scala di combustibili fossili è cosiddetta cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (Carbone dioxide Capture ad Storage, CCS). Dopo due anni dall’impegno preso nel 2008 dai leader del G8 per la diffusa applicazione della cattura e dello stoccaggio entro il 2020, il lancio da parte del G8 di Hokkaido di 20 grandi progetti dimostrativi entro il 2010 rimane una sfida e richiede l’intervento di governi e industrie per una rapida accelerazione. Il nuovo rapporto internazionale della Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) analizza la situazione e dimostra come il contributo delle tecnologie CCS sia, insieme con le energie rinnovabili e il nucleare, uno strumento fondamentale per ridurre gli impatti del cambiamento climatico stabilizzando la concentrazione di CO2 nell’atmosfera. Negli ultimi due anni i governi hanno compiuto notevoli impegni finanziari e fondamentale ora è incoraggiare la collaborazione e la condivisione delle informazioni per favorire la massima commercializzazione delle tecnologie più efficaci. Impianti pilota sono stati commissionati e la mappatura dei siti di stoccaggio più idonei è in corso nei diversi paesi. Il rapporto, realizzato in collaborazione con il Carbon Sequestration Leadership Forum (CSLF), e Global CCS Institute è stato presentato ai leader del G8 al loro vertice di giugno a Muskoka, Canada. La relazione integra un recente studio commissionato dal CCS Global Institute, che ha individuato 80 progetti integrati su larga scala delle tecnologie CCS nelle varie fasi di sviluppo in tutto il mondo. Cinque di questi sono in funzione attualmente, e un nuovo progetto è stato avviato e sta procedendo alla costruzione e un numero significativo potrebbe procedere al varo e la costruzione nei prossimi anni. Notevoli sforzi si possono trovare negli Stati Uniti, Canada, Australia e Unione europea, in particolare il Regno Unito. I progetti sono in fase di sviluppo anche per esempio in Cina e il Medio Oriente. Raggiungere l’obiettivo del G8 di diffusa applicazione delle tecnologie CCS entro il 2020 è raggiungibile, ma sarà difficile.

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