Si allunga la vita di molti impianti di combustione

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Alcuni impianti di combustione potranno operare per un maggior tempo a titolo compensativo dell’onere dovuto alla soddisfazione di norme più rigorose che limitano le emissioni industriali. Il Parlamento europeo, commissione per l’ambiente (ENVI), ha concordato la data del 30 giugno 2019, ben al di là data proposta della Commissione europea del 2016 (il Consiglio raccomandava la fine 2020). La votazione in commissione, il 4 maggio, sul progetto di direttiva sulle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento – IPPC) è un compromesso che è molto vicino alla posizione del Consiglio, secondo il relatore Holger Krahmer (ALDE, Germania). Egli ha tuttavia aggiunto che molti Stati membri non hanno la volontà politica di richiedere standard più elevati di protezione ambientale per gli impianti industriali.
Il progetto di direttiva impone agli operatori di circa 52.000 impianti responsabili di gran parte dell’inquinamento atmosferico nell’Unione europea di ottenere i permessi dalle autorità degli Stati membri. Il rilascio dei permessi deve tener conto dell’uso delle migliori tecniche disponibili (BAT), ovvero di quelle che, in condizioni economicamente e tecnicamente valide, sono più efficaci a conseguire la tutela dell’ambiente. Questi saranno definiti nei documenti di riferimento BAT. Dal 1 gennaio 2016 al 30 giugno 2019, gli Stati membri avranno la possibilità di elaborare e attuare un piano di transizione nazionale ‘per gli impianti di combustione autorizzati ad operare per la prima volta entro il 27 novembre 2002 o di cui gli operatori hanno presentato una domanda completa di licenza prima di tale data (purché l’impianto sia stato messo in funzione entro il 27 novembre 2003). Tutte le emissioni provenienti da impianti coperti da periodi di transizione sarà limitato da massimali annui che verrà gradualmente abbassato. Alcuni impianti di combustione possono godere dell’esenzione dal rispetto delle nuove norme, più severe fino alla fine del 2020, se operano per non più di 12.500 fino al 30 giugno 2019. Le autorità pubbliche avranno un margine di manovra sul rilascio dei permessi. In un numero limitato di casi specifici, infatti, valori limite meno sulle emissioni possono essere ammessi a causa della situazione locale, delle caratteristiche tecniche o se il costo dell’intervento per l’adozione delle migliori tecnologie disponibili dovesse essere sproporzionato rispetto al beneficio ottenuto in termini di migliori prestazioni. Il settore pubblico deve essere informato con largo anticipo al fine di avere voce in capitolo nel processo decisionale.

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