Sarà il 2011 l’anno di start-up dell’auto elettrica?

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Dopo decenni di ostruzionismo il mercato delle auto elettriche sembra intravedere speranze di rinascita e sviluppo. Dalle utilitarie alle auto di lusso (l’ultima è Rolls-Royce), molti dei principali marchi hanno promesso e dimostrato di fare molto per catturare l’attenzione dei consumatori e proporre veicoli affidabili e di buona autonomia. Negli Stati Uniti d’America il Dipartimento per l’Energia (DOE, Department Of Energy) ha recentemente emanato un rapporto, in accordo con la Presidenza, che promuove l’obiettivo di raggiungere quota 1 milione di autoveicoli circolanti su strada per il 2015. Se in Italia non si è arrivati, con le dovute proporzioni, ad esprimere tali ambizioni, è certo che si stanno muovendo primi passi importanti perché si possa cominciare a parlare di mobilità elettrica. Il contesto italiano, che manca completamente di un impostazione strategica a livello nazionale, è perlopiù caratterizzato da iniziative locali che hanno singolarmente coinvolto Amministrazioni più sensibili al tema in partnership con alcune aziende del settore. Inoltre si sente l’influenza dei dibattiti comunitari sul tema, soprattutto legati alla questione dell’inquinamento che, con la mobilità elettrica, sarebbe solo “spostato” dalle strade cittadine alle centrali di produzione dell’energia confondendo molto i consumatori perché vengono erroneamente definite a impatto zero. Non sembra che ci siano attualmente indicazioni su quanto e come occorra spingersi a incentivare il comparto e con quali benefici, ma si paventa un rapida pubblicazione del “Piano strategico nazionale per la mobilità elettrica” ex post. Ad ogni modo l’AEEG, dopo aver proceduto ad eliminare i vincoli normativi all’installazione del secondo contatore per le ricariche private presso le utenze domestiche, sancisce l’entrata in vigore di una nuova tariffa di rete riservata alla ricarica delle auto elettriche nei centri urbani ed in altri luoghi aperti al pubblico, nonché alcune semplificazioni ed agevolazioni per la realizzazione di 6 progetti tesi alla sperimentazione di tali servizi (che saranno selezionati entro il 30 aprile prossimo e che beneficeranno di un bonus di oltre 700€/anno per punto di ricarica). Il comparto produttivo è in grande fermento e l’Italia sembra cavalcare l’onda non tanto per poco significativo parco circolante (circa 50mila veicoli di cui 35mila ciclomotori) bensì per le competenze, il know-how, nonché i brevetti in possesso delle piccole e medie imprese del nostro paese che vantano una posizione di rilievo nel settore europeo.

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