L’Ue propone di riformare il mercato della CO2

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La Commissione Europea sta prendendo decisioni importanti per affrontare il problema del crescente squilibrio tra domanda e offerta nel mercato delle quote di emissione nel sistema di scambio UE (ETS). Come primo passo immediato per affrontare il rapido accumulo del surplus di quote di emissioni, la Commissione ha presentato una proposta formale di revisione del profilo temporale dell’asta per la vendita di 900 milioni di quote nella terza fase del sistema ETS a partire dall’anno prossimo. La Commissione ha inoltre adottato oggi una relazione sullo stato del mercato europeo dell’anidride carbonica, che prevede una serie di possibili misure strutturali che possono essere adottate per affrontare il problema del surplus. Connie Hedegaard, commissario europeo per l’azione per il clima, ha dichiarato che la Commissione vuole un mercato europeo ancora più robusto e che possa fornire una forza motrice più decisiva, infatti a causa della eccesso di offerta sul mercato, l’ETS non si configura come lo strumento principe alla guida dell’ efficienza energetica. Questo è un male per l’innovazione e la competitività dell’Europa. È per questo che, come primo passo immediato, si propone di ritardare la vendita all’asta di 900 milioni di quote nei prossimi tre anni, per non inondare un mercato che è già vittima di eccesso di offerta. Allo stesso tempo, la Commissione presenterà le opzioni per possibili misure strutturali in grado di fornire una soluzione sostenibile per l’eccedenza a più lungo termine. L’eccedenza delle quote di emissione è un fenomeno principalmente dovuto alla contrazione dei consumi e quindi alla riduzione delle emissioni industriali. Dal 1° gennaio 2013, quando la terza fase del sistema ETS inizierà, la vendita all’asta sarà il principale metodo di assegnazione delle quote di emissione alle imprese. Lo scorso luglio la Commissione ha pubblicato il progetto di una futura modifica del regolamento vendita all’asta del sistema ETS dell’UE, che potrebbe proprio ritardare la messa all’asta di una certa quantità di quote (cfr. IP/12/850). In seguito a discussioni iniziali con gli Stati membri nell’ambito del comitato sui cambiamenti climatici dell’Unione europea e una consultazione pubblica, la Commissione propone di ridurre il numero di quote da mettere all’asta negli anni 2013-2015 da 900 milioni di euro e di aumentare il numero all’asta in ritardo di fase 3 la stessa quantità. Ogni proposta di legge per le misure strutturali proposte dalla Commissione alla luce del dibattito pubblico sarà oggetto di una consultazione pubblica e la valutazione completa dei relativi impatti.

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