Il mercato energetico europeo

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Ci si aspetta che presto il mercato unico energetico europeo possa essere finalmente dotato delle adeguate interconnessioni infrastrutturali e della necessaria trasparenza operativa perché produttori, distributori e agenzie possano garantire uno sfruttamento migliore delle risorse e offrire un servizio ai cittadini che sia più sicuro, affidabile, sostenibile e il più possibile competitivo (e quindi a basso costo). Con un recente comunicato, la Commissione invita gli Stati membri ad intensificare gli sforzi per recepire ed attuare le regole impartite dall’Ue in merito di mercato unico e in particolare dichiara la volontà di collaborare con i governi per minimizzare gli interventi statali in senso monopolista che portano ad evidenti distorsioni e rallentano il processo di unificazione. Il Commissario per l’energia Günther Oettinger ha sottolineato che quando si parla di gas e di energia elettrica, i cittadini e le imprese sono interessati a due cose: la sicurezza degli approvvigionamenti, che deve essere garantita in ogni momento e il prezzo, che sia il più basso  possibile. Questi due obiettivi trovano nel mercato europeo dell’energia un promotore virtuoso di efficienza che, nonostante i progressi che sono già stati compiuti in termini di più ampia offerta e miglior scelta per i consumatori (soprattutto mantenendo sotto controllo i prezzi all’ingrosso dell’energia e garantendo l’approvvigionamento) non è ancora considerato minimamente maturo e c’è ancora molto da fare per sfruttare appieno le potenzialità reali che offrirebbe una completa integrazione. Per completare il mercato interno dell’energia dell’UE entro il 2014 la Commissione prevede una serie di azioni. Queste evidentemente muoveranno innanzitutto dal completare l’attuazione della normativa sul mercato interno e l’applicazione delle regole di concorrenza. Infatti anche ormai 2 anni dal termine per il recepimento del III pacchetto  (direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE), alcuni Stati membri non hanno ancora recepito integralmente il terzo pacchetto sul mercato dell’energia. La Commissione continuerà quindi a perseguire procedure di infrazione per assicurarsi che le norme europee siano correttamente attuate, infatti senza che le regole di concorrenza siano implementate e applicate non si può garantire la parità di condizioni per tutti gli operatori del mercato. Per quanto riguarda invece i consumatori, uno studio della Commissione osserva che solo uno su tre ha l’abitudine a confrontare le offerte dei servizi energetici. Si stima che i consumatori dell’UE, per esempio, potrebbero risparmiare fino a 13 miliardi di euro l’anno se passero alla tariffa più conveniente di energia elettrica disponibile. La Commissione farà in modo che i diritti dei consumatori, tra i quali è sancito quello di poter passare da un fornitore all’altro in un tempo massimo di tre settimane e senza oneri finanziari, sia effettivamente rispettato. Così come è importante che sia garantita una chiara presentazione di prezzi, tariffe, offerte. Un’altro aspetto importante riguarda la sovracapacità: per sopperire ai rischi legati all’insufficienza produttiva dovuta allo spostamento verso fonti più variabili (come eolica e solare), molti stati hanno investito in surplus di capacità di generazione in modo scoordinato, prematuro poichè senza tener conto delle soluzioni transfrontaliere e in modo anche improprio (sempre secondo la Commissione) dirottando degli investimenti importanti che avrebbe invece giovato alla crescita del mercato unico. E’ infatti ferma opinione che le soluzioni più convenienti ed efficienti anche per il risolvere i problemi legati alla garanzia della capacità produttiva vengano proprio dall’integrazione. Inoltre, la Commissione proporrà orientamenti in materia di regimi di sostegno per le energie rinnovabili che miglioreranno l’efficacia del mercato interno.

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