Approvazione USA per il progetto del Corridoio Sud

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Gli stati uniti applaudono alla spinta alla realizzazione del Corridoio Sud in Europa in tema di trasporto di gas naturale. L’ importante decisione presa dal consorzio Shah Deniz (tra gli azionisti figurano la svizzera Axpo con il 42,5%, la norvegese Statoil, 42,5% e la tedesca EON con il 15%), il 28 giugno scorso, per la costruzione della linea Trans- Adriatica(TAP, Trans-Adriatic Pipeline) per portare il gas all’Europa viene accolto con grande favore a Washington. La nuova rotta è stata fortemente voluta dall’UE per ridurre la dipendenza dalla Russia, che invece avrebbe controllato il mercato con il Nabucco. Mentre alcuni pensavano che il governo degli Stati Uniti fosse neutrale rispetto a tale decisione dell’Unione europea il cui obiettivo è quello di portare dall’Azerbaijan altri 16 miliardi di metri cubi di gas naturale svincolandosi dalla dipendenza russa, che avrebbero avuto come destinazione Grecia, Albania e Italia. Per completare l’opera vi è un’altra tratta chiave, coperta dal TANAP (Trans.Anatolian Pipeline) che dovrebbe essere realizzato in Turchia e che dovrebbe connettersi al TAP.Questa catena di gasdotti di 4000 chilometri richiede ben 45 miliardi di dollari di investimenti per essere portata a termine che si tradurrebbero in circa sei miliardi di metri cubi di gas aggiuntivi per la Turchia e 10 più per i mercati europei, cifra esigua, qualcuno osserva per gridare al successo, se si pensa che corrisponde appena al 2% del totale della domanda europea. Il Nabucco avrebbe dovuto portare il gas del Caspio dalla Turchia alla Bulgaria alla Romania, all’Ungheria e in infine all’ Austria, ma ormai il suo futuro è quantomai incerto, ma viste le quantità in gioco Gazprom ha assicurato di non sentirsi minimamente minacciata e ha cominciato a incentrare le sue politiche più sui prezzi che sul controllo delle quote di mercato. L’Italia è evidentemente soddisfatta, essendo uno dei beneficiari dell’intervento essendo che lo sbocco del gasdotto sarà sotto il suo controllo. Anche se a causa della recessione non vi è una crescente domanda di gas, per un paese fortemente dipendente dal gas naturale, si configurerebbe comunque un vantaggio stimato consistente in termini economici, tant’è che l’approdo della nuova pipeline sulle coste pugliesi ha visto impegnati il Ministero dello Sviluppo Economico e quello degli Esteri a cercare di far traguardare il progetto. I lavori del TAP auspicano di aprire le prime tratte nel 2015 e di confermare l’inizio delle attività entro la fine del 2013. In parallelo, il consorzio ha avviato il processo di preselezione dei potenziali fornitori e sta continuando le discussioni con i funzionari nei paesi di accoglienza per garantire la costruzione di strade di accesso, in particolare in Albania. Sul fronte politico, la TAP è in attesa di ratifica da parte del Parlamento italiano dell’accordo intergovernativo firmato da Italia, Grecia e Albania nel mese di febbraio 2013, i due paesi di transito. Anche se non sarà un’infrastruttura rivoluzionaria del mercato del gas europeo, i sostenitori assicurano che sarà uno strumento indispensabile per affrontare il problema della limitata scelta dei fornitori e la bassa qualità complessiva dei servizi di trasporto, con ripercussioni positive sul lato dei consumatori soprattutto in termini di tariffe e prezzi, oltre che strategici.

Figura 1. Corridoio Sud, visione complessiva.

Figura 1. Corridoio Sud, visione complessiva.

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